giovedì 30 aprile 2020

STEP#11 La pandemia vista come un fuoco

Covid-19 visto al microscopio
Il termine " pandemia", la cui origine si suppone sia datata verso il XIX secolo, indica una malattia/epidemia che tende a diffondersi in modo incredibilmente rapido su scala planetaria. Ovviamente,vista la grave situazione che stiamo tutti vivendo a causa del diffondersi del Covid-19, questo termine è diventato quasi di utilizzo quotidiano. La definizione stessa di pandemia, e quindi la natura intrinseca del Covid, presenta le medesime caratteristiche fondamentali del fuoco, La prima distrugge sistemi economici oltre che a mietere vittime, allo stesso modo il secondo fa "terra bruciata", come si suol dire, lasciando il nulla dietro a sé. Un'altra analogia può essere vista nella modalità di propagazione con il Covid che necessita del contatto umano e fa dell'interazione sociale il suo carburante preferito, trovando in questo contesto terra fertile in Italia che, per quanto si possa dire, è una delle terre in cui convivialità, contatto umano e comunità la fanno da padrone. In questo senso il fuoco esiste in funzione di qualcosa che arde, un fuoco senza combustibile non può esistere come il Covid senza contatto.


Città di New York deserta. sublime romantico
terra bruciata, simbolo di infertilità e morte

venerdì 24 aprile 2020

STEP#10 La forza del fuoco nel cinema

La potenza divagante del fuoco con il suo eclettismo simbolico ha preso largo nel cinema occupando diverse scene chiave. Tra i primi che mi vengono in mente c'è sicuramente "Fuoco assassino", scritto da Ron Howard, dove il fuoco viene prima impiegato e poi affrontato direttamente. Anche un altro capolavoro del genere apocalittico quale "The day after tomorrow" pur descrivendo, in un qual senso, un mondo che congela presenta una scena particolarmente significativa sul fuoco che ha permesso ai protagonisti di evitare l'ipotermia. Nonostante la soggettiva bellezza e/o interesse che possono suscitare questi film ve ne è uno che racchiude in una scena tutta la potenza, impeto e voracità del fuoco: "Bastardi senza gloria". La scena del cinema nazista con la seguente morte di tutto lo stato generale e di hitler stesso a causa dell'incendio scoppiato per aver dato fuoco a della pellicola, una vendetta che risulta essere perfettamente in linea con il contrappasso dantesco. Riporto la scena topica descritta brevemente.

venerdì 17 aprile 2020

STEP#9 Concezione distruttiva del fuoco nelle arti figurative



Il dipinto riportato è "L'incendio della camera dei lords e dei comuni" realizzato da William Turned nel 1835 e, ad oggi, conservato nel "Museum of art" di Cleveland (USA). Il pittore romantico ritrae il nel quadro il celebre incendio che ha colpito il Parlamento inglese nella notte tra il 16 ed il 17 ottobre 1834. Il pittore, come elemento tipicamente romantico, ha descritto il sublime (link descrizione accurata qui) soffermandosi sulla parte distruttrice della natura con questa nube di fuoco che, librandosi in aria, incute quasi una sensazione di timore e misto stupore per l'enorme potenza della natura.

mercoledì 15 aprile 2020

STEP#8 La concezione fisica del fuoco per Platone


Nei dialoghi di Platone il concetto e/o essenza del fuoco si presenta diverse volte, ricordo, anche solo da esperienza liceali passate, la sua fondamentale importanza del “mito della caverna” perché permetteva la proiezione delle ombre degli oggetti sulla parete rocciosa davanti agli occhi di uomini imprigionati e bloccati. La presenza del concetto “fuoco” che mi ha maggiormente colpito è pero presente nel “Timeo” che probabilmente rappresenta lo scritto platonico che ha influenzato in modo più netto sulla filosofia e sulla scienza. In questo testo vengono affrontate tre problematiche: la prima cosmologica legata alla creazione dell’Apeiron(https://it.wikipedia.org/wiki/%C3%81peiron), la seconda incentrata sulla questione fisica della sua struttura ed infine quello della natura iperuranica che permane nel suo stato di quiete. Nella prima parte dell’opera  Platone si sofferma sul descrivere il dualismo tra mondo delle cose e mondo delle idee oltre a descrivere l’ “Architetto divino”, il Demiurgo, che venne poi anche paragonato ad Dio cristiano.
Il fuoco compare però solo nella seconda parte dove Timeo, personaggio del racconto, descrive la natura del cosmo come privo di forma, caotico e soggetto alle leggi di necessità. Nella trattazione degli elementi fisici si avvisa però che ogni conclusione non può essere certa, ma solo probabile perché tutto è soggetto al divenire. A seguito di tale precisazione Platone inizia a descrivere il cosmo come composto di quattro elementi fondamentali: fuoco, acqua, terra e aria (teoria dello Xu a cui rimando il link di un mio post). Per Platone gli elementi di per sé non erano aspetti puri ed increati, ma derivavano dai triangoli, questi vanno a costituire dei solidi così piccoli da risultare invisibili, ma che in grandi quantità appaiono come, appunto, i quattro elementi:


                                                                  cubo per la Terra
                                                                  ottaedro per l’aria
                                                                  icosaedro per l’acqua


                                                                  tetraedo per il fuoco



Viene  ipotizzata la presenza anche di un quinto solito platonico: il dodecaedro la cui funzione non è nota, ma sembrerebbe svolgere compito puramente decorativo per il cosmo.
Riporto di seguito un breve estratto del “Timeo:

“Iddio, pose Acqua e Aria in mezzo a Fuoco e Terra, e li proporzionò fra loro il più possibile; in modo che il Fuoco fosse rivolto verso l'aria, l'Aria fosse rivolta verso L'Acqua e l'Acqua fosse rivolta verso la terra. Infine collego la Terra al Fuoco e compose un corpo visibile e palpabile”

Tra fuoco e terra (due estremi, I quanto il fuoco è il più leggero, mentre la terra è il più pesante), ritroviamo, Aria e Acqua, che hanno una qualità comune a Fuoco e Terra ed una qualità contraria: la Terra ha in comune con l'Acqua il freddo, mentre il fuoco ha in comune con l'Aria l'umido. In ogni caso, emerge che, anche nel pensiero di Platone, tutti i corpi sono composti da un insieme di elementi distribuiti secondo opportune proporzioni.


mercoledì 8 aprile 2020

STEP#7 Il fuoco nella poesia


“Nel fuoco danza 
la finzione del Mondo
con figure dolenti e dilette
fatte della nostra speranza 
e passione
Brucia l’essere
dove duole l’amore
di pudore arcaico
di rituale atroce
Sia la vita furore
per far cenere di tanta pena
ordine di tanta bellezza”
                                       
                                            Silvia Pio 


Considero questa poesia particolarmente eloquente e significativa, pur nella sua essenzialità, della concezione che condivido del fuoco. Attraverso un parallelismo l’autore associa il continuo mutarsi del mondo con le fiamme che si muovono in modo caotico, ma sinuoso e leggiadro quasi con fare ipnotico, personalmente mi è capitato un numero considerevole di volte di incantarmi nell’osservare quell’elegante danza. L’autore nei versi successivi si sofferma sul significato, probabilmente, più poetico del fuoco ovvero inteso come ardente sentimento spesso associato sia all’amore che all’odio evidenziando ancora una volta questo dualismo quasi cartesiano (link) insito nella sua natura, distruzione e creazione proprio come amore ed odio. 


lunedì 6 aprile 2020

#STEP6 Il fuoco nella letteratura di narrazione

Foto realizzata per la descrizione di Fahrenheit 451
Il fuoco è molto presente nella narrativa da tempi non sospetti, dimostrandosi un elemento trasversale in grado sia di aiutare che di condannare. Uno dei testi pervasi dal fuoco è il capolavoro di Ray Brudbury, “Fahrenheit 451”, dove in un mondo distopico, quasi orwelliano, i pompieri sono milizie del fuoco, non si occupano più estinguere incendi, bensì di appiccare roghi alle case di coloro che infrangevano la legge, sopratutto a chi nascondeva libri, oggetti vietati e banditi essendo la lettura assolutamente vietata per il regime. In questa visione di Brudbury il fuoco diviene strumento nelle mani del “cattivo” per perpetuare la propria influenza e mantenere il controllo della popolazione attraverso la paura. Un altro romanzo molto particolare e significativo è “Il fuoco” scritto da D’Annunzio e pubblicato verso il 1900. In questo romanzo ( rimando il link della trama qui) abbiamo nei due personaggi principali, Stellio e Foscarina, una diversa concezione dell’elemento, per il primo creazione, mentre per la seconda distruzione. Da Stelio il fuoco, immagine di «volontà eroica» e di capacità di plasmare la materia in «poesia pura», viene infatti chiamato «padre». Tanto la Foscarina quanto Stelio avvertono il fuoco come potenza maschile: se lei lo assimila all’amante, la cui passione virile per un’altra donna è avvertita come energia divorante, anche lui l’assimila a se stesso, e precisamente alla forza incoercibile della propria natura egoistica di maschio e della propria ispirazione d’artista che obbediscono entrambe solo alla prepotenza incontrollabile di una legge istintiva.

domenica 5 aprile 2020

STEP#5 Il simbolismo del fuoco nelle pubblicità



Ho scelto di riportare il trailer di una serie televisiva come "Game of Thrones" perché ho notato un forte simbolismo nell'utilizzo del fuoco che risulta essere quasi inarrestabile, feroce e vorace. Avanza inghiottendo e trangugiando tutto ciò che ha sotto tiro (un po' come descritto nello STEP#4) come una belva famelica.

STEP#24 Sintesi blog

Nel corso di questi mesi abbiamo sviscerato moltissimi, se non tutti, aspetti del fuoco. Abbiamo esaminato lo sviluppo fono-sintattico del t...