sabato 30 maggio 2020

STEP#21 Etica del progresso visto come un fuoco

I 4 cavalieri del progresso: scienza, tecnologia, società ed etica
 I 4 cavalieri del progresso: scienza, tecnologia, società ed etica
Come spesso abbiamo evidenziato in questo blog è possibile associare al fuoco una molteplicità di aspetti, strumenti o processi che risultino sostanzialmente ingordi e pericolosi oppure magnanimi e generosi , vista la duplice natura del fuoco stesso. Associando al fuoco un processo che appare quasi incontrollabile come il progresso possiamo evidenziarne le due differenti facce della medaglia. Ritengo che il progresso sia iniziato con la formazione della terra e che si sia declinato poi su i più diversi e disparati ambiti: antropologico, ambientale, sociale, tecnologico, spirituale ed economico sono solo alcuni che mi sono venuti in mente. Analizzando quello tecnologico sono maggiormente evidenti i duplici aspetti benigni-maligni. Indubbiamente ha portato a numerosi benefici sul piano della vita personale e sociale di ciascun individuo, anche solo soffermandosi agli ultimi 50 anni è evidente il miglioramento con il tenore di vita  che si è alzato in maniera decisa. Ma questo progresso non è solo bene, a questo pro ritengo che lo scrittore siciliano Verga abbia creato un immagine perfetta del progresso scrivendo che era come un'onda alla quale non importava che le persone fossero pronte a cavalcarla. Molte sono morte per il progresso che agli occhio di tanti risulta come l'unico vero obiettivo, sia  esso inteso come affermazione nell'ambiente lavorativo ad esempio. E' un' illusione che promette e spesso illude e non mantiene. L'ignoranza delle persone che hanno elevato il progresso a divinità ha portato, ad esempio, alla situazione attuale del nostro pianeta che non sa più come chiedere aiuto. 

mercoledì 27 maggio 2020

STEP#20 La passione e la noia in Leopardi


Ritratto di Leopardi
Lo Zibaldone rappresenta una sorta di gigantesca e monumentale opera letteraria in cui Leopardi riversa una quantità considerevole di pensieri e considerazioni filosofiche, letterali,  antropologiche e linguistiche, con abbozzi di poesie o note saggistiche. Nelle trattazioni più filosofiche possiamo facilmente individuare il concetto di "Noia" che rappresenta l'antitesi perfetta del fuoco inteso come passione da Leopardi. Per Leopardi il fuoco era la voglia di vivere ed il sentimento della pienezza interiore che non fu mai in grado di raggiungere completamente. Di seguito riporto un breve estratto dello Zibaldone in cui viene trattata questa tematica: 

"Chi dice assenza di piacere e dispiacere, dice noia... La noia corre sempre e immediatamente a riempiere tutti i vuoti che lasciano negli animi de’ viventi il piacere e il dispiacere; il vuoto, cioè lo stato d’indifferenza e senza passione, non si dà in esso animo, come non si dava in natura secondo gli antichi. La noia è come l’aria quaggiú, la quale riempie tutti gl’intervalli degli altri oggetti, e corre subito a stare là donde questi si partono, se altri oggetti non gli rimpiazzano. O vogliamo dire che il vuoto stesso dell’animo umano, e l’indifferenza, e la mancanza d’ogni passione, è noia, la quale è pur passione... La noia è il desiderio della felicità, lasciato, per cosí dir, puro. Questo desiderio è passione. Quindi l’animo del vivente non può mai veramente essere senza passione. Questa passione, quando ella si trova sola,quando altra attualmente non occupa l’animo, è quello che noi chiamiamo noia" (17 ottobre 1823).


lunedì 25 maggio 2020

STEP#19 Il fuoco nell'universo utopico letterario

Fuoco interiore 
Uno dei più recenti libri che ho letto è  "The giver" ,scritto da Lois Lowry, in cui viene presentato questo mondo distopico in un futuro non ben precisato dove tutte le persone hanno abbandonato le emozioni ed i ricordi nella convinzione che fosse a causa di queste lo scoppio di guerre, di omicidi e di altri terribili gesti. Viene presentato un mondo dove non esiste amore nè odio, persino al vocabolario vengono eliminate parole che rappresentano eccessi. Per gli abitanti di questo nuovo mondo questa è la realtà e non immaginano neanche sia potuto essere diversamente in passato. La domanda che mi è sorta leggendo questo libro è se vale la pena barattare le proprie emozioni, sentimenti, passioni e quindi il fuoco che arde dentro ciascuno di noi in cambio di una "mezza vita" senza, però, dispute . Ovviamente ogni uomo dotato di raziocinio e di amore verso l'umanità ripudia la guerra ed ogni gesto di violenza di qualunque tipo, ma ritengo che limitare la libertà di tutti per risolvere una problematica non sia la corretta via. Possibile riscontrare un parallelismo con le vicende descritte nei fumetti e poi trasposte al cinema con l'ultimo film degli eroi Marvel, il cattivo di turno ha come obiettivo il dimezzamento della popolazione dell'intero universo per evitare che questa cresca a dismisura prosciugando ogni cosa possibile. A questo punto il problema che ci si pone è il medesimo di quello del libro, una domanda di stampo morale altamente personale e soggettiva. Personalmente ritengo gli eccessi dannosi in ogni loro forma, esistono numerose strade che portano alla medesima città e si può scegliere la più facile ed immediata che comporta un prezzo eccessivo o la più lunga, tortuosa e ripida che ripaga sul lungo termine. Nel caso specifico del romanzo di Lowry, il privarsi di una parte dell'essere umano così preponderante come la sfera emotiva è veramente limitativa e porta ad una vita vissuta a metà. Il fuoco delle nostre emozioni arde e spesso causa problematiche, ma non è con l'estinzione che si supera il problema, lo si deve imparare a controllare o magari a gestire, ma deve sempre continuare ad esistere.

venerdì 22 maggio 2020

STEP#18 La passione per Marx

Fotografia  di Karl Marx
Una delle persone più carismatiche e rivoluzionarie della storia è sicuramente il filosofo ed economista che ha ideato, teorizzato e delimitato le linee guida per la costruzione di uno stato ideale quale è il Comunismo: Karl Marx. Marx era mosso da un fuoco interiore, da una fervida passione che lo ha portato nel suo più noto scritto “Il capitale” a criticare il vigente stato economico, evidenziando tutte le criticità a favore di una nuova realtà utopistica dove l’uomo avrebbe messo da parte il proprio egoistico desiderio per concorrere ad un bene comune universale. Marx nella trattazione dimostrò un attaccamento alla tematica particolare, lo si evince dalla terminologia usata di duro attacco a sfogo, era un passionale che agiva come tale, senza mezzi termini, quasi in modo rude e “violento”. Nonostante le buone intenzioni, un po' come il fuoco stesso, era una sorta di paradosso vivente perché odiava il capitalismo, ma la maggior parte della sua vita l’ha trascorsa come un borghese modello portando la figlia a scuola di danza in una delle più prestigiose scuole di Londra e si ritrovava alla sera con intellettuali a disquisire del più e del meno. La passione che è riuscito a trasmettere nel suo libro ha però convinto moltissime persone della bontà delle sue idee, molte volte si è cercato di instaurare un sistema governativo come quello da lui descritto con terribili risultati purtroppo, esempio più evidente quello russo che in breve si è tramutato in una terribile e limitante dittatura, dove “tutti sono uguali, ma c’è gente più uguale di altra”


mercoledì 20 maggio 2020

STEP#17 Abbecedario parola fuoco

Ardere
Bruciare
Consumare
Distruggere
Energia
Fatuo
Grintoso
Hip-hop 
Illuminare
Luce
Morte
Necessario
Ostacolo
Passione
Quarantena
Rogo
Svelare
Tecnologia
Utile
Vigore
Zolfo

lunedì 18 maggio 2020

STEP#16 Dorian Grey come "testimonial" del fuoco

Dorian Grey e la sua anima
Abbiamo già precedentemente analizzato sotto molteplici punti di vista il fuoco, sia per le sue caratteristiche prettamente fisiche sia per quelle simboliche. Dovendo associare e cercare una sorta di personificazione del concetto di fuoco opterei per il protagonista del libro  " Il ritratto di Dorian Grey" che quale venne scritto da Oscar Wilde e pubblicato nel 1890/1891. In Dorian Grey rivedo alcune peculiarità distintive del fuoco come la capacità di ardere, consumare e distruggere, nel corso degli eventi descritti nel libro assistiamo ad un profondo e irreversibile cambiamento del protagonista che dall'essere un ragazzo ingenuo e buono diventa un uomo privo di scrupoli e manipolatore, tutto ciò per via di una malsana filosofia propinatagli da un suo caro amico che lo aveva convinto che la vita andasse vissuta pienamente senza farsi troppi problemi, questo fatto mischiato con il suo ritratto "magico" che assorbiva il trascorrere degli anni e le brutalità da lui commesse lo avevano trasformato in un mostro. Così come il fuoco con lo l'avanzare dei capitoli ci si rende conto di come sia inarrestabile, ottiene ciò che brama e consuma tutto quello che ha intorno. Il fuoco per esistere ha bisogno di qualcosa da bruciare altrimenti si estingue, lo stesso accadde per Dorian Grey che era alla continua ricerca di nuovi stimoli ed esperienze, tanto dall'arrivare all'uccidere e buttare nel fiume uno dei suoi più cari e vecchi amici, colui che aveva realizzato, seppur in maniera inconsapevole, il suo ritratto speciale. Descrivendo così le analogie tra fuoco ed il personaggio diviene quasi paradossale il finale del libro in cui assistiamo alla morte di Dorian GRey per via di un incendio che ha provocato la distruzione del dipinto che si rivelerà essere una sorta di personificazione della sua anima. 

sabato 16 maggio 2020

STEP#15 Il fuoco come strumento di sostenibilità

La società moderna tende a considerare il progresso come una curva esponenziale senza evidentemente preoccuparsi del fatto che, dipendendo direttamente da risorse limitate, ciò è completamente errato. Come spiegato in modo accurato e preciso nel libro "I limiti dello sviluppo umano" bisogna trovare vie alternative di esistenza altrimenti il nostro sistema imploderà più presto del previsto, da anni si parla dell'importanza delle fonti energetiche rinnovabili, ma è una sorta di predica nel deserto con le multinazionali e chi gestisce il business petrolifero che fanno orecchie da mercante. In moltissimi casi sono stati evidenziati i benefici della politica green ed il fuoco, inteso in senso lato, vede un utilizzo veramente intensivo. La prima casistica che viene subito in mente è quella legata ai pannelli ed impianti fotovoltaici che sfruttano la forza del sole per la produzione di energia, la fonte da cui essa viene presa è ovviamente illimitata e quindi non viene "spremuto" il nostro pianeta, ma vi sono alcuni aspetti negativi poichè il tappezzamento di un numero considerevole di pannelli occupa una porzione importante di terreno, senza considerare il fatto che lo smaltimento dei medesimi pannelli risulta estremamente complesso. Un altro aspetto in cui il fuoco si presenta nella politica green riguarda i termovalorizzatori, un tipo di inceneritore in cui il calore ottenuto dalla combustione di rifiuti viene usato per produrre vapore il quale viene utilizzato per la produzione di energia elettrica. L'EPA (Environmental Protection Agency) ha sviluppato una piramide gerarchica di valutazione delle procedure di smaltimento dei rifiuti non pericolosi riconoscendo che un unico approccio metodologico di smaltimento non è valido per tutte le circostanze. 

giovedì 14 maggio 2020

STEP#14 Il fuoco come fatto di cronaca

Sacro sepolto dove si accende il fuoco sacro

Sebbene sia fin troppo facile citare gli innumerevoli incendi che, anche recentemente, hanno colpito il nostro pianeta, uno su tutti quello in Australia, vi è un evento di cronaca legato al fuoco, "positivo", ovvero l’accensione spontanea di un fuoco prodigioso che avviene ogni anno nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme tra le mani del Patriarca Greco-Ortodosso durante la liturgia pasquale della Resurrezione del Signore. In quel luogo, unico al mondo, che segna il punto in cui Cristo è risorto, si rinnova ogni anno questo "miracolo" che secondo la tradizione orientale scomparirà soltanto al tempo dell’apocalisse finale. Eppure nessuno ne sa nulla e non se ne è mai sentito parlare in occidente, se non all’epoca delle Crociate. Gli Ortodossi accusano velatamente i Cattolici di tenere nascosto il prodigio, che sembrerebbe privilegiare la Chiesa Greca. Sta di fatto che il fenomeno, rigorosamente controllato anche dalle autorità locali, non è mai stato adeguatamente pubblicizzato.In Italia ne resta un velato ricordo nella tradizione fiorentina della “Colombina”.
Nonostante la fede personale e la religione è fuori discussione il fascino di quello che alcuni considerano miracolo, sembrerebbe rappresentare senza nessun dubbio un evento da non perdere da guardare anche solo con gli occhi di un bambino per godersi il fascino di ciò che rappresenta per le altre persone. 
Foto patriarca durante la funzione

STEP#13 Interazione tra il fuoco e l'ingegneria

Come analizzato anche nei post precedenti la potenza del fuoco è, a dir poco, smisurata essendo in grado di modellare, plasmare ma anche di distruggere. A livello ingegneristico è interessante l'approccio alla tematica della sicurezza antincendio, entrata in vigore Italia con un decreto legge del 9/05/2007 in cui si elaborò una strategia per affrontare il problema incendi in modo più scientifico. Si tratta in definitiva di utilizzare dei programmi di calcolo e dei modelli di incendio che consentono (banalizzando) di fornire dati numerici che esprimono ad esempio il rilascio termico del focolare, l’irraggiamento termico sulle strutture portanti o sulle persone, il livello da terra dei fumi opachi, ecc. Ovviamente non è il software che fa tutto il lavoro e spesso si richiede il controllo umano per verificare determinate condizioni. Questo approccio numerico/scientifico ha presentato evidentemente molti vantaggi, ottimizzando i tempi per i controlli dei progetti e la revoca dell'approvazione da parte del corpo dei vigili del fuoco. Come spesso accade l'ingegneria ha snellito un processo che in passato risultava arbitrario e spesso fallace, causando vittime e tragedie, basti solo ricordare l'incendio del cinema Statuto, qui a Torino, in cui persero la vita 64 persone per intossicazione da fumi. 

Immagine cinema Statuto prima dell'incendio 

domenica 3 maggio 2020

STEP#12 Concezioni medievale del fuoco

Il fuoco, inteso come strumento dalla indubbia duttilità strumentale, ha svolto ruoli via via sempre più complessi e diversi nel corso della storia, dall'essere usato solo per riscaldarsi e cuocere (come descritto nel post1 XXXXX) fino al diventare strumento di punizione e tortura. Notiamo come il Medioevo, periodo che va dalla caduta dell'impero romano d'occidente (476) fino alla scoperta dell'America (1453), viene tradizionalmente associato al periodo dei secoli bui in cui la fece da patrone il misticismo, la superstizione e la Chiesa. Il fuoco in questo contesto tenebroso e oscuro in via quasi paradossale aumenta il suo essere tetro. Il fuoco venne elevato a simbolo nella lotta contro le stregonerie che portò al rogo moltissime donne e anche diversi uomini. Il fuoco venne usato dal tribunale dell'inquisizione come simbolo di purificazione dal male in favore di un ritorno alla retta via cristiana ( o almeno ciò che loro ritenevano tale).  Il concetto di purificazione in questo contesto dove paura, ignoranza e obbedienza si mescolano perfettamente in questo teatro dell'assurdo assume un valore quasi paradossale, uccidere allo scopo di purificare sembra un enorme antifrasi. Anche Dante nella divina commedia ha una concezione similare del fuoco, sempre ovviamente seguendo il classico contrappasso dove le pene vengono espiate con punizioni contrarie. 

Sovra tutto 'l sabbion, d'un cader lento,
piovean di foco dilatate falde,
come di neve in alpe sanza vento...


"...chi è quel grande che non par che curi
lo 'ncendio e giace dispettoso e torto,
sì che la pioggia non par che 'l marturi?" ...


"...Dentro dal monte sta dritto un gran veglio,
che tien volte le spalle inver' Dammiata
e Roma guarda come suo speglio..."

Anche Dante dimostra in questo estratto come la concezione medievale del fuoco sia prettamente punitiva, l'inferno è fiamme, il paradiso, invece, luce. 

STEP#24 Sintesi blog

Nel corso di questi mesi abbiamo sviscerato moltissimi, se non tutti, aspetti del fuoco. Abbiamo esaminato lo sviluppo fono-sintattico del t...